mercoledì 6 febbraio 2008
Recensione: Dopo il matrimonio
Questo film è oribbile, così non vi fate illusioni.
Ma io ve lo recensisco lo stesso, così, per farvi vedere quanto, sia oribbile.
Dunque.
C'è un danese che fa il fricchettone in India, dove ha aperto un orfanatorfio. E' fricchettone proprio fricchettone, tipo che va in giro a piedi nudi per Bombay e sta sempre e solo con i bambini che oh come li ama. Ama in particolare uno che è un po' tipo un figlio per lui, no?, proprio un figlio. Ha un nome impronucniabile tipo Promod, e otto anni. Anzi, sette e 357 giorni, perchè otto li compie proprio tra otto giorni, veniamo a sapere all'inizio del film.
Ma il danese fricchettone viene richiamato in Danimarca, perchè un filantropo ha deciso di fare una donazione all'orfanatorfio ma deve conoscerlo di persona. "Non posso andare, è il compleanno di Promod", dice il fricchettone. Ma poi va.
Arriva in Danimarca in un albergo superaccessoriato, con sauna e supertv e supervista e supertutto. E noi vediamo dalla sua faccia che il lusso gli fa proprio schifo, che ah come vorrebbe tronare dal suo bimbo Promod e dai suoi altri bimbi.
Stacco.
In una casa aenorme in mezzo al nulla verde delle Danimarca, abiata una famigliola felice, mamma papà e due gemelli ariani che sia io che mia sorella pensavamo fossero femmine ma sono maschi. In più c'è la mamma di lui che gioca a poker su internet tutta notte e un'altra figlia, di vent'anni, che si sta per sposare. Il bravo papà legge le storie ai due gemelli ariani e poi entra nel bagno, dove la moglie, nell'idromassaggio e con un sacco di schiuma, gli fa tutte le coccole e poi finisce che nella vasca ci cade anche lui, tutto vestito, ha-ha, che risate romantiche.
Stacco.
Il fricchettone arriva dal ricco filantropo, proprio quello che vive nella casa aenorme, non ve lo sareste mai aspettato.
Parlano un po', guardano la cassetta dove ci sono tutti i bimbi indiani che fanno ciao ciao con la manina e il filantropo dice "hai un grossa rabbia dentro" al fricchettone, una profonda riflessione. Si mettono d'accordo che il fricchettone andrà al matrimonio della figlia del filantropo, che si terrà proprio il giorno dopo.
Stacco.
Al ricevimento della figlia, si incontrano il fircchettone e la moglie del filantropo, e scoprono di essere reciproci ex-fidanzati. Wow.
Stacco.
Cena con il discorso. Inizia lo sposino, un laido orribile, proprio pessimo. Anche il suo discorso è pessimo, dura mezz'ora e non ci serve a niente per capire la trama del film. Non importa. Poi si alza la sposina, che dice che lo sa che non dovrebbe parlare, che non si usa, ma che lo fa lo stesso per ringraziare suo padre, Jorgen, che è stato proprio un vero padre, anche se le hanno detto che non è suo padre naturale, ma lei gli vuole bene lo stesso. Suspance. Inquadratura sul fricchettone che suda e scappa dallla sala.
Stacco.
Il fricchettone è seduto sul bordo di una piscina e pensa. Arriva una tipa ubriaca che gli propone una notte di fuoco, ma lui la caccia in malo modo, così noi possiamo vedere quant'è scosso dalla notizia.
Il fricchettone va in cerca dell'ex, che gli urla che è scemo, che no che non è figlia sua e che si sentono il girono dopo. Ma noi, che siamo furbi, lo capiamo subito che sta mentendo, e che eccome se è figlia sua.
Stacco.
Il fricchettone chiama mille volte nella hall del'albergo per sapere se ci sono messaggi per lui. Non ce ne sono. Alla fine prende e va nella casa aenorme, dove litigano tantissimo lui e l'ex, e lui scopre che la figlia sì, è sua, e noi scopriamo che si erano lasciati perchè lui beveva troppo ed era un fricchettone, mica come adesso.
La successiva ora di film è occupata dall'outing di tutti i personaggi, uno a uno. Lui inconttra lei, lei incontra lui, lui incontra la figlia, lei incontra la figlia, la figlia li incontra entrambi, lui incontra Jorgen, Jorgen incotnra la figlia che non è la figlia eccetera eccetera. Si crea un simpatico quadretto familiare: lui, lei, l'altro, la figlia stupida e i gemelli.
Jorgen va a pesca con i gemelli che "se no mi diventano froci", testuali parole.
Mentre Jorgen è a pesca, la moglie, iluminata da non mi ricordo quali geniali parole della suocera, capisce tutto. Cerca in ogni dove la chiave della cassaforte, la apre e trova... medicine! Jorgen sta morendo! Ah! Ah! Aiuto!
Stacco.
Jorgen torna. "Perchè perchè perchè non me l'hai detto?" "Stazzittaevattene".
Ok.
Nel frattempo, Jorgen proprone al fricchettone un accordo. 12000 dollari invece di 4000, ma deve amministrarli insieme a sua figlia (sua di entrambi, a questo punto) e deve... stare in Danimarca! Ah! No! Aiuto! Argh! (vd. sopra)
Ma perch perchè perchè, Jorgen sta facendo questo?
Perchè è mmalato!
E non vuole che la sua bella moglie resti sola, e neanche i gemelli, e neanche la figlia.
No no no, il fricchettone deve tornare da Promod, non può lasciarlo solo, già ha saltato il suo compleanno.
E mentre è lì che solo soletto decide il da farsi, e ancora gli risuonano in mente le parole di Jorgen ("bisogna essere in India per ottenere il tuo aiuto?!?"), suona alla porta la figlia, che è distrutta, perchè ha trovato il neomarito a letto con un'altra. Ma tutti inisme superano anche questa catastrofe familiare. E il fricchettone. Il fricchettone capisce che deve restare, che è lì, la sua vera famiglia (lacrimuccia).
Altre inutili scene: il compleanno di Jorgen, la scena di pianto di Jorgen. Il funerale di Jorgen. Fine. Quasi.
Il fricchettone trona in India, da solo. Chiede a Promod se vuole andare con lui a vivere nella casa aenorme in Danimarca. Promod gli dice "i miei amici sono qui e tu puoi venirmi a trovare" e va a giocare a calcio.
Il fricchettone è diventato adulto, e non è più tanto fricchettone. Torna in Danimarca con l'allegra famiglia agiata. Wow. Ora sì che siamo felici.
Tutto questo già ottimo film è coronato da un'ancor più ottima regia, in cui i campi lunghi non sono contemplati, le inquadrature sono preferibilmente sugli occhi o sulle bocche dei personaggi principali e, signore e signori, il the best of:
utilissimi stacchetti naturali, dal profondo siginficato metaforico.
Spiccano, tra questi:
gli animali imbalsamati
gli occhi degli animali imbalsamati
un fiore morto
un altro fiore morto
un fiore con una coccinella
lo stesso fiore senza coccinella
Ah, sì.
Ora sto proprio meglio.
(La foto rappresenta fedelmente la crescita morale del protagonista, perchè vedete, sta ancora bevendo, ma beve dal bicchiere, mica dalla bottiglia, e sono seduti sui gradini sì, ma sui gradini della villa, perchè è importante che sia una villa e non una strada di bombay, e la sua camicia è pulita, e i capelli pettinati, e vedete com'è tutto fantasticamente metaforico?)
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1 commento:
senti, ma qui si sta a fare l'itaglia e gl'itagliani e tu ti guardi 'sto schifo di film? :-)))))
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