lunedì 20 novembre 2006

Poesia: Disco rosso

Ah, la retorica anni '50...

DISCO ROSSO
Disco rosso!
Non si passa!

Il direttissimo è frettoloso:
"Non posso aspettare, divento nervoso.

E poi sono un treno molto speciale,
cambiate subito quel segnale!"

Il disco rosso, senza parlare,
la notte buia continua a scrutare.

Ho a bordo un duca e un'eccellenza:
farmi attendere è un'impertinenza".

Ma il disco rosso, occhio severo,
fissa e fissa lo spazio nero.

"Protesterò dal capo-stazione,
farò reclamo in direzione:

tenermi fermo è certo uno sbaglio,
ho a bordo un ministro e un ammiraglio!"

E fischia, e strepita a più non posso,
ma non gli dà retta il disco rosso.

Così se un giorno in terra o in mare
il treno guerra vorrà passare,

noi tutti uniti si griderà:
"Disco rosso!
Fermo là!"
(G. Rodari)

3 commenti:

lanessie ha detto...

ma se ti portiamo a venaus con molta retorica anni 2000 invece che anni 50?

Gg ha detto...

A dormire nelle palestre, con il freddo e i vostri ormoni in montagna? ma neanche...

Anonimo ha detto...

Ma perchè non ci metti il Brecht di Tebe dalle sette porte chi la costruì", che così me la leggo sei volte al giorno, subito dopo e subito prima i pasti?
Una mico