lunedì 11 dicembre 2006

Poesia: 11 settembre

L'anno scorso, l'11 settembre, è uscito un documentario bellissimissimo, di Patricio Guzmàn, chimato, semplicemente, "Salvador Allende". Io l'ho visto al cinema con mia sorella, e poi siamo rimaste 5 minuti gelate nelle sedie senza avere il coraggio di alzarci.
Me lo sono fatto anche regalare, questo dvd qua. Perchè è una di quelle cose che in due anni non se le fila più nessuno, e invece meritava tenerlo.
Però è rimasto tutto bello impacchettato, con il suo celophan, e mai ho avuto il coraggio di rivederlo.
Oggi era d'obbligo.
Ma non me lo sono rivista tutto.
Ho rivisto la poesia finale, bella, ma bella che non si può dire.
E' questa qua:

Il fiume inverte il corso delle sue correnti
Le acque delle cascate salgono
La gente comincia a camminare retrocedendo
I cavalli si muovono all'indietro
I militari rompono le righe
I proiettili escono dalle carni
Le palle entrano nei cannoni
Gli ufficiali rinfoderano le pistole
La corrente entra dalle prese
I torturati smettono di agitarsi
I torturati chiudono le loro bocche
I campi di concentramento si svuotano
Appaiono i desaparecidos
I morti escono dalle loro tombe
Gli aerei volano all'indietro
I razzi salgono verso gli aerei
Allende spara
Le fiamme si spengono
Si toglie l'elemtto
La Moneda torna ad essere integra
Il suo cranio si ricompone
Si affaccia a un balcone
Allende torna indietro fino a Tommaso Moro
I detenuti escono di spalle dagli stadi
11 settembre
Le forze armate rispettano la Costituzione
I militari tornano nelle loro caserme
Rinasce Neruda
Victor Jara suona la chitarra, canta
Gli operai sfilano cantando:
"Venceremos".

Nel dvd, l'autore non c'è. Io penso sia di Rafael Alberti, ma non ne sono sicura.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mmm... solo una cosa;
5:2

Anonimo ha detto...

la poesia è di Gonzalo Millan, in realtà è molto lunga ma molto bella. il titolo è "la ciudad"