martedì 24 ottobre 2006

Assemblea, Assemblea!


Sigh. E oggi abbiamo fatto Assemblea d'Istituto per la presentazione di candidati rappresentati. E allora io vi descrivo le liste, così, senza commenti, quasi, in modo che la prossima volta che si parla dell'idiozia dei miei coetanei & co. non dite che esagero.

LISTA 1: che è la migliore. Il cui slogan è autogestione. Però dicono, poi, non proprio autogestione, perchè autogestione ci mettiamo nei casini e nessuno vuole dei casini col preside, no? Allora facciamo cogestione. Non congestione, no. Co-gestione. Che è come dire voglio fare la rivoluzione ma con le pallottole con la vernice. E chi è sporco si sdraia a terra e aspetta che finisca. Ed è come morto. Vabbe'. Questa cogestione funzona che si chiedono 4 giorni al preside. Ed è tutto come autogestione, con le attività culturali ecc. ecc., solo che i prof ci sono, e fanno vigilanza, così non scoppiano casini, e non è che puoi andare in giro a fare il pirla ma devi dichiarare cosa stai facendo. Bah. E ripeto, è la migliore. Poi, il secondo punto del programma, è la restaurazione del bidello pizzettaro. Perchè, abbiamo scoperto, è stato tolto grazie all'ottimo contratto firmato dal preside con gli Uomini delle Macchinette che esclude a priori la concorrenza. O almeno questa è la scusa ufficiale. Poi c'è "questa nuova idea, che è nostra nostra proprio solo nostra" (giuro che hanno detto così!) del mercatino dei libri a inizio anno scolastico, poi c'è il giornalino che non si farà mai ma lameno l'intenzione c'è, poi c'è l'assemblea musicale con il D'oria, poi ci sono le due feste in discoteca, poi c'è il torneo di calcetto. E questo è quanto. Però i tipelli erano intelligenti, uno escluso, che ovviamente è il capolista.

LISTA 2: CL. E io ho capito che era Cl dal volantino che, nell'ordine:
- puzzava di qualinquismo
- non conteneva un progetto culturale che fosse uno
- proponevea 2 dei 4 progetti a pagamento
- terminava con l'ottimo slogan: "Veni, Vidi...Vici???"
Sant'Iddio. Però mi sono stupita, perchè tuuuutti, tuuuutti che li fischiavano. Ed ero felice, di questa cosa qui. E ha preso in mano il micorfono la tipa su cui tutti i maschi della mia classe delle medie sbavavano, e non riusciva a parlare tanti erano i fischi. E si arrabbiava, come solo una che a 16 anni è in Cl può fare, pestando i piedi e piagnucolando "ma questi non mi lasciano parlare...". Sic. Comunque. Riescono a presentare questo loro ottimo programma. Il cui punto principale è: facciamo una terza palestra dove adesso si parcheggia, cioè-una-tensostruttura-fichissima, con campetto da calcio e palestra per il taikundò (nello stesso posto? uno sopra l'altro? il tatami che ricopre l'erba sintetica?), che i fondi della provincia ci sono già e basta premere perchè passi il progetto e in un mese è fatta. A parte i tempi, utopistici. A parte lo spazio, che non c'è. Ci sono i fondi della provincia?? La mia scuola, attualmente, cade a pezzi. Ci sono finestre che reggono con lo scotch, la tende che non si alzano/non si abbassano, i banchi degli anni '70 (che l'anno scorso ne avevo uno con ancora scritto W Marx W Lenin W Mao-Tse-Tung), i bagni dei maschi senza porte, le strutture in palestra quasi tutte rotte. Il tipo intelligente della Lista 1 chiede se i fondi della provincia ci sono veramente e, nel caso, se non si potrebbero usare meglio. Cl vacilla. Lista 1 continua l'attacco. Cl nicchia. Fischi da parte nostra. Cl borbotta che i fondi sì, ci sono veramente, ma non è che siano proprio della provincia. Cioè? Cioè sono di questa palestra di taikundò che stanzierebbe 20.000 euro per costruire una tensostruttura nel parcheggio di scuola, che così siamo contenti tutti, noi la usiamo la mattina e loro il pomeriggio. E non commento. Persino i più babbi dei miei compagni erano scandalizzati.

LISTA 3: il cui slogan è "non conta solo il cervello". "10 fascisti e un qualunquista fanno 11 fascisti", titolava la streganocciola. Ecco. Appunto. Loro. Loro che si erano candidati solamente per perdere delle ore, perchè, poverini, "non trovate che a scuola ci si annoi tantissimo?". Loro che avevano tutti scarpe da 150 euro, colletto alzato e magliettina aderente (che è il nuovo fascist-look, per chi non abitasse qua. E lo so che qualcuno dissentirà). Loro che avevano parafrasato "Domani smetto" degli Articolo 31 rendendola terribilmente, ma terribilmente qualunquista. Loro che "non facciamo discorsi politici perchè tanto i politici stanno sui coglioni a tutti, non è vero??". Loro che non avevano neanche un programma. Loro che quella loro versione di "Domani smetto" hanno provato a cantarla, e hanno fatto la figura più orribile della storia del liceo.

LISTA 4: che io, 2 su 3, li conoscevo. E loro sono i pirla. Perchè c'è sempre una lista di pirla, alle elezioni. E uno di loro è quello che è venuto in gita con la mia classe l'anno scorso, che io piuttosto che votarlo mi impiccavo (in treno, con una decina di mie compagne intorno "ma perchè voi ragazze siete tutte troie...non vedete come mi state tutte intorno ad aspettare un mio cenno??" e tutte a ridere...). E l'altro è il fratello di un mio compagno, misogino, ma almeno lui ne ha motivi psicologhichi. E poi c'era una ragazza, che sembrava l'unica intelligente e non ha ovviamente parlato. Ecco. Questi non avevano neanche un programma. E sicuro che almeno il primo viene eletto. Perchè è un demagogo impressionante, del tipo "stiamo instaurando le cariche nobiliari, chi vuol essere duca del secondo piano??". E poi, facciamo la festa di natale con un bel vino frizzantino, moltiplichiamo le macchinette perchè c'è troppa coda, facciamo la disco-assemblea in cui i dj-siete-voi-sì-proprio-voi. Eccetera eccetera.

E questi vengono eletti. Sicuro. Uno loro, uno di Cl e due della prima lista. Sicurissimissimo. E questa è la mia depressione quotidiana.

mercoledì 18 ottobre 2006

Paolino e il Victor

Il mio sorriso di oggi, che è un sacco di sorriso, quindi non è minimo, è il pezzo di Paolino. Perchè io ci ho una passione, che è questa passione qui dei canti di protesta, che non è mica una passione semplice e poi non dà proprio tanti tanti risultati, ecco. Però ogni tanto capita che trovo qualcosa di proprio bello, come l'ultima canzone di Victor Jara. E capita anche che magari stiamo preparando uno spettacolo sull'America Latina. Allora capita che io mando il testo a mio fratello che, zack!, in tre giorni me lo musica. E allora io adesso sull'ipod ho Paolo Conte, Paolo Pietrangeli e in mezzo a loro c'ho paolino. E questa cosa qui mi piace proprio un sacco.

martedì 17 ottobre 2006

L'Ignoto Sputatore e il Sacro Fuoco dell'Indignazione


Oggi ci siamo passati la ricreazione in classe. Che a me non è che me ne freghi tanto, perchè fumare non fumo e la merenda me la porto astutamente da casa, onde evitare l'interminabile fila dei macchinettisti accaniti. Però la cosa è che ce la siamo passata in classe perchè un furbo studente va in giro a sputare. Ed esso sputò nella tromba delle scale, davanti alle macchinette, dalla fermata dell'autobus sul carroziere sottostante, sulla testa di Rocco Il Bidello ex-pizzettaro e sulla testa di uan ragazza albarina (che lei, un po', se lo meritava :D). E allora, ieri il preside manda a dire che si costituisca, assicurandogli la grazia. E questo ri-sputa. E allora oggi il preside istesso manda una circolare che se il colpevole non comparirà entro le 10.30, la ricreazione si passerà in classe, per evitare ulteriori sputacchiamenti. E allora, a me sembra una cosa giusta. Perchè siamo 1000 ragazzi, lì dentro, e non è che puoi controllarci tutti, perchè uno sputo ci si mette proprio poco a farlo. Però questo ha scatenato reazioni contrarie. Nel senso che un sacco, ma proprio un sacco di gente, andava urlando per i corridoi che allora si sputasse tutti, così da dimostrare che il provvedimento non serviva a niente. E nessuno che sia andato dall'Anonimo Sputatore e l'abbia picchiato a sangue convincendolo ad andare in presidenza. Perchè poi è ovvio che c'è gente che lo sa, chi è. Anche perchè se fai una cosa così la fai per bullarti, mica di nascosto quando non ti vede nessuno.
E io oggi, a ricreazione, a litigare in classe con tutti i miei compagni che davano addosso al preside. E nessuno che avesse un minimo senso della collettività, del fatto che gli sputazzi in testa sono caduti a Rocco il Bidello e a una stupida albarina, ma potevano cadere anche a te. E io mi sarei aspettata discorsi di violenza allo stato puro, da tutti i sigarettofili in astinenza, del tipo "se lo becco, lo sputatore, lo faccio fuori". Invece no. Tutti a dire che non è che proprio avesse ragione, ma insomma, era una cosa accetabile, anche il preside, alla fine sono solo due sputi. Che mica hanno mai ucciso nessuno. Che mica chiudendoci in classe finiscono. Che biognerebbe andare a protestare. Dal preside? Sì, dal preside, perchè non è in grado di tenere una scuola. E la migliore sono state tre ottime compagne di classe che alla lettura della prima circolare dicono "Sissì, l'abbiamo visto uno che sputava". E alla lettura della seconda, che invitava a denunciare il colpevole e/o convincerlo a costituirsi, affermano "Eh, ma noi abbiamo visto lo sputo, mica quello che lo faceva..".
E questa è la mia panciata di nervoso quotidiano, la gente che confonde cause e conseguenze, e l'omertà. Che mai mi sentirete dire che bisogna andare dal preside a denunciarlo, e neanch'io lo farei. Ma si individua il colpevole, si va da lui in tanti, tutti quelli che stanno in classe a ricerazione per colpa sua, e gli si dice "sai, forse è meglio se ti costituisci". E mica c'è bisogno di minacciarlo veramente. Come minimo smette.

Muffa & affini

In risposta alla streganocciola e all'amica E.
Ma io non è che mi faccio dei problemi che ah-ma-questa-cosa-non-interesserà-nessuno. E' che non interessa neanche a me. Nel senso, se io trovassi Il Lamento del Maiale 2- La Vendetta, che a me interesserebbe e a voi no, e ne sono sicura, ce lo scriverei lo stesso. Ma in questo momento, nessun Lamento in vista. Allora, io posso anche raccontare la mia giornata di ieri, composta da:
1) Muffosa Scuola: latino, greco, ora buca, ora buca, filosofia, storia.
2) Veloce Pranzo: pollo impanato
3) Lento Autobus: il malefico 42
4) Stupido Luogo: dove sono andata a prendere il regalo per la Sorella, e quindi non posso dire cos'è. Ma tanto non ce l'avevano
5) Ansiogeno Teatro: dove ho fatto mezz'ora di coda prima di accorgermi che dovevo prendere il numerino, constatare che il suddetto era il 36 ed eravamo al 10 ed andarmene
6) Lento Autobus - 2: l'altrettanto malefico 15
7) Ansiata Amica: che mi ha raccontato per tre ore del fidanzato-che-non-c'è
8) Orrida Chat: che si è bloccata mille mila volte, ma il treno da Milano questa volta arriva
9) Veloce Cena: spezzatino
10) Orrida Chat - 2: che non si è più bloccata, ma io avevo sonno
11) Comodo Letto: con, finalmente, il piumone pesante.
Ecco, questa è stata la mia giornata di ieri. E mi sono annoiata io a viverla, figuratevi voi a leggerla. Che poi, quando la vivi, va anche meglio, perchè ad esempio dall'Ansiata Amica mangi il Cioccolato con le Noci, sull'autobus ascolti i pettegolezzi di due adolescenti maschi, che è sempre divertentissimo, e tornando a casa ascolti "Popolo che da sempre" e scopri che presa dal fervore rivoluzionario ci ha messo un terzo del tempo a fare la strada.
Però sono questi periodi qui, in cui anche se ci sono le lucertole nelle vetrine non le vedi, non perchè sei depressa, chè anzi sono felice, ma perchè sei un po' alienata dal mondo. Un po' a pensare che stai scrivendo il post e dovresti studiare Dante e il Veltro, che oggi tutti mi hanno detto "ma no, con la C!" e stava per scoppiare una rissa. E però, anche se le lucertole non le vedo, o magari non ci sono, io mi ci impegno a trovare le cose interessanti nella giornata e scriverle. E non mi diseduco a leggere i melensi-ma-belli-un-sacco-post dell'amica E.
Che tanto, in parte mi ha educato lei giusto poco dopo delle cose che scrive, e se doveva influenzarmi negativamente l'ha già fatto ;)
Ma a me non sembra.

domenica 15 ottobre 2006

Tornerò, ah, se tornerò!


E io lo so che è un sacco che non scrivo, però sono scusata. Ché ho la Scuola Stancante, il Travaglioso Teatro da vedere e da fare, i Lunghi Libri che voglio leggere, le Catalane Canzoni e i Baschi Brani che voglio tradurre, la Necessaria Nanna che devo fare quando torno a casa, il Muffoso Mangiare, ma necessario anche quello. E allora non solo non riesco più a scrivere come tempo, ma mi passa anche la voglia, perchè mica posso scrivere di Stupidi Soggetti Scolastici. E neanche riesco a leggere Più Poesie, che le ultime che ho letto sono di un Certo Catullo. E non meritano, vi assicuro.
Ma tornero, ah se tornerò! (parafrasando quel gran signore di Gargamella).

venerdì 6 ottobre 2006

Poesia: Il buio

Così è. Bella.

IL BUIO

Ho vegliato il tuo respiro.
Ti ho suggerito un sogno.
Il buio era sempre più freddo,
appollaiato sulla mia spalla
come una cornacchia.
(G. Rodari)

mercoledì 4 ottobre 2006

Poesia (?): Ma quelli sono Vietcong

Datata, indubbiamente datata. Ma quant'è bella???

MA QUELLI SONO VIETCONG (1960)

Sì va beh,
ma quelli sono Vietcong
stanno nel Vietnam
e sono Indocinesi
per questo hanno potuto battare gli americani.
E' un'altra situazione, hanno un'altra maniera di pensare
sono in gran parte contadini
gli basta un pugno di riso per potersi sfamare.
E poi è una razza così, hanno un coraggio da leoni
non gli importa niente di morire ai Vietcong,
fare i ribelli per loro è una cosa del tutto naturale
mentre quelli di Saingon, di Danan e di Uan tri
sono una razza inferiore come quelli di Ai Phong,
gli piace la vita comoda, sono corrotti, sensuali e vigliacchi.
Come? Sono la stessa razza?
Ah, i Vietcong non è una razza a parte?
Ah, vuol dire che sono rossi?
Come dire comunisti?!
Sì, ma bella forza i russi li hanno aiutati
e perfino i cinesi.
Ah, in principio non c'era nessuno?
Sì, ho sentito con le cerbottane hanno combattuto
e con gli archi e le frecce e le trappole
fatte con le canne di bambù.
Beh, è più vantaggioso nella foresta,
fanno più effetto le armi silenziose
è perfino un vantaggio nelle imboscate
uno cade colpito e non sai cos'è stato.
Sì, avevano contro mezzo milione di americani
con tutti i più moderni armamenti
più di un milione di fantocci
armati fino ai denti,
elicotteri come corazzate
reattori con 100 razzi
bombardieri grandi come palazzi,
carri armati come fortezze.
Mille cannoni per ogni base
cemento armato a tonnellate
2
e bombe al napalm e defoglianti
e poi gas tossici e bombe a biglia
e a scoppio multiplo ad uso famiglia
ed esplosivi a depressione.
Bombe batteriche radiocomandate
e mine nei ponti e dentro i fiumi
risaie avvelenate, foreste spiantate
villaggi bruciati coi lanciafiamme
campi di prigionia con le gabbie di tigre
e poi di dollari a fiumane per le spie
i consiglieri e le puttane.
Ecco è lì che si son fregati gli americani: con la corruzione
il basso mercato, i latrocini e la prostituzione.
E poi troppe armi, troppi mezzi hanno creato
la confusione, la disgregazione, la disorganizzazione
così gli americani si sono fregati con le proprie mani.
La forza dei Vietcong invece è stata la fortuna
di non aver quattrini.
La miseria, la fame e un sacco di bambini
rendono più saggi e più onesti,
più organizzati e più efficienti.
Non avevano niente da perdere,
avevano tutto da guadagnare.
Ah, sì, va bene, c'è anche il fatto del comunismo,
dell'altruismo, di un'altra ideologia.
Va beh, mica sono un reazionario!
Lo so che il Vietcong è soprattutto un rivoluzionario.
Ma te l'ho detto, è una questione di temperamento,
di origine storica, di diversa civiltà...
Mica del fatto che sono comunisti
sono contadini che fanno la guerra da un'eternità
contro tutti i colonialisti, per loro è un bisogno vitale,
vedrai che adesso, in pace si troveranno male.
Ah no, dici che si troveranno bene?
Beh, son contento per loro, niente da dire
se la sono guadagnata da soli a forza di sparare.
Ma cosa c'entriamo noi.
Sì, certo che siamo in tanti comunisti...
"E rieccolo col partito dei revisionisti":
ogni paese ha la sua realtà.
Tu lo vedi, noi italiani
cominciare la rivoluzione dopodomani,
tirare i sassi contro gli aeroplani,
tirare frecce contro gli elicotteri
fare le trappole con le canne di bambù
e il riso è solo nel vercellese
nella Lomellina e nella piana del Po.
3
Ritornare sulle montagne?
Ma le montagne ormai son luoghi di villeggiatura,
funivie, sciovie e industria alberghiera.
Per la lotta armata ci vuole
la landa desolata e la brughiera
che da noi ormai è tutta fabbriche in cemento,
per fare rivoluzione non è più il momento.
Non facciamo discorsi da estremista
qui non è il Vietnam, noi abbiamo il Papa
e il partito socialista
d'accordo, anche il partito comunista
ma non c'è Ho-Ci-Min
c'è Berlinguer.
Sì d'accordo c'è una classe operaia molto combattente
straordinaria, con grande tradizione rivoluzionaria,
sì d'accordo ci sono tanti studenti dalla parte nostra,
sì d'accordo c'è la borghesia progressista,
sì d'accordo la democrazia cristiana sta franando
sì d'accordo la classe dirigente sta tremando
tutti intorno a noi stanno lottando.
In Africa paesi schiavi si stanno liberando
in Grecia il fascismo è stato battuto,
in Spagna salterà fra qualche minuto.
Gli arabi stanno camminando
verso il socialismo
ma non facciamo del trionfalismo
sì d'accordo il capitalismo sta crollando
e chiedi a me cosa stiamo aspettando?
Aspettiamo che maturi la situazione
che si crei un'adatta condizione
che nel governo scoppi la contraddizione
d'aver il favore di tutta la pubblica opinione
il potere in ogni regione
il controllo che della televisione
il capitale che ci dà ragione
e poi faremo la rivoluzione con l'Agnelli
proprio come in Vietnam.

(Dario Fo)

Poesia: Alla vita

E a me, le poesie, se non sono distuttive non piacciono.

ALLA VITA
La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.
(N. Hikmet, 1948)

martedì 3 ottobre 2006

Poesia: Talvolta con uno che amo

Così, perchè mi piace.

TALVOLTA CON UNO CHE AMO

Talvolta con uno che amo mi riempio di rabbia perchè temo di effondere un amore non corrisposto,
ma ora io credo che non ci sia amore non corrisposto, il compenso è certo in un modo o nell'altro
(amai una certa persona ardentemente e il mio amore non fu corrisposto,
eppure per esso ho scritto questi canti).

(W. Withman)

La Famiglia

Io non ho avuto un'infanzia di quelle che stai a casa dei nonni. Non ho avuto un'infanzia di quelle che ti educano gli scuot. Non ho avuto un'infanzia neanche di quelle che cresci con la tua insegnate di ginnastica ritmica e viene su anoressica e complessata. Ho avuto un'infanzia in cui ho preso un po' da chiunque. Non nel senso che i miei mi portavano fuori e mi lasciavano con il primo che passava, no. Nel senso che da casa mia è passata una sacco di gente. Baby-sitter, amici, fidanzati, lavoranti e lavoratori. E io, dai 3 anni in poi, prendevo un po' da tutti. Una passione qua, una mania là, un interesse ancora da qualcun'altro. Poi alcune di queste persone si sono dissolte, non nel senso che sono morte ma nel senso che non girano più in casa. Però a me quello che avevo preso da loro è rimasto. E soprattutto a volte ritornano, quando meno te l'aspetti. Magari ritornano con un messaggio, una mail o anche solo le incontri per strada. Ed è una cosa bellissima.

Primo sorriso


Il sorriso di oggi sono le due lucertole dentro una vetrina. Vere, però. E io, essendo fuori, vedevo solo la pancia e le zampe.