domenica 28 gennaio 2007

Ebraismo e genialità

Io raccontavo, ieri sera ad una romantica cena io e l'Omino - tortellini e filetti di platessa - dell'ebraismo. Non dell'ebraismo come religione, e queste robe qua che sanno tutti del cibo kasher, dello shabbat che non si fa niente e del muro del pianto.
L'ebraismo come stile di vita.
Della bellezza del sabato, che mica è solo giorno di culto, no, è giorno di vita vera, di vita senza stress, giorno di riposo veramente. E l'Omino, ateo ma con educazione catto, che non ci credeva mica, che fare l'amore di shabbat vuol dire onorarlo.
Del mio bisnonno che fumava sulla porta di casa, a shabbat, per una sua protesta contro dio.
Degli escamotage per non fare nulla sabato, ma godersi la vita con i piaceri di tutti giorni e il relax, in più.
E parlando, e raccontando queste cose qua, mi è venuta una teoria, che Moni Ovadia mica c'ha mai pensato, che si lamenta sempre che tutti gli chiedono perchè le persone geniali sono ebree, e lui cerca di negare, di dire che è razzismo al contrario.
Ma io forse, invece, ho una spiegazione.
Secondo me c'è questa cosa qui.
C'è che quando sei ebreo, il divertimento di trovare scappatoie ai precetti religiosi è pane quotidiano.
E allora, quando lasci bollire l'acqua da venerdì pomeriggio a sabato sera, perchè a shabbat non si può accendere il fuoco, quando impari a non chiedere niente ma riesci ad avere tutto, quando imposti le luci perchè si accendano da sole venrdì notte, quando vivi sempre così, allora anche scoprire la relatività ti viene facile.

Ma dite che posso permettermi, io, di pubblicare questo post antisemita? Secondo me sì, va'.

2 commenti:

lastreganocciola ha detto...

rientra nella tradizione: "perchè gli ebrei sanno suonare il violino?" " avete mai provato a scappare con un pianoforte?".

Anonimo ha detto...

Sul commento:
E non a caso, anche questa volta, risponde alla domanda con un'altra domanda.
Sul post mi sono detto: ben scavato, vecchia talpa involontaria.