venerdì 10 agosto 2007

Recensione: Terradilei

Innanzi tutto, non so se il libro è trovabile facilmente: l'edizione che ho io è del 1979, e il racconto proprio è del 1915 e, come dire, non esattamente consono agli standard editoriali moderni.
Lei è Charlotte Perkins Gilman, una - apprendo dall'introduzione - femminista socialista militante americana di inizio '900. Economista, anche. Quando le donne mmerigane facevano qualcosa di più che mangiare da McDonald's e guardare telefilm's.
La storia è questa.
Un trio di amici partecipa ad una spedizione scientifica in un posto non meglio definito. Le guide, negre e stupide, perchè socialisti sì, ma pur sempre di primo '900, raccontano di questo paese leggendario in cui governerebbero solo donne. I racconti scatenano ovviamente l'ilarità generale, tranne che nei tre amici, che si ripromettono di andare in cerca di questo paese misterioso.

Personaggi principali:
Jeff: il cavaliere, il paladino dell'amor cortese. Una terra di sole donne sarebbe la sua società ideale. Gay, si direbbe ora. Ingenuo, si scriveva nel '15.
Terry: l'esatto contrario. Uomo bruto, rude e forte, stile "Ao' donna, qui comando io!". Una terra di sole donne è il suo massimo sogno erotico, of course.
Il protagonista (che ha anche un nome ma non ricordo): in media stat virtus. Calmo, pacato, ma maschile quando serve. L'uomo ideale.

Trama:
I tre partono e, ovviamente, arrivano. Vengono presi e portati in una specie di prigione: durante la prigionia imparano la cultura della società delle donne e insegnano la loro alle tre donne guardiane. Provano a scappare. Vengono ripresi. Sono liberati, anche se sempre sotto stretta sorveglianza, e girano tutto il paese. Conoscono tre ragazze (in realtà, le conoscevano già prima), e se ne innamorano. Jeff rimane lì e si integra perfettamente. Terry viene cacciato. Il protagonista parte assieme alla sua tipa e forse prima o poi ritornerà.
Ok. La trama non è granchè, ne sono conoscia. Ma del resto, questo non è un libro vero e proprio, ma un immenso manifesto politico ben costruito.

Terradilei è la società ideale: l'agricoltura tiene contemporanemante conto delle necessità della gente e della bellezza del paesaggio, la cultura è alla portata di tutti, l'educazione non è un dovere ma un piacere, ed è ispirata dichiaratamente al metodo Montessori, l'industria e la ricerca sono nel loro massimo sviluppo (socialisti sì, ma del '15), la felicità dell'intero popolo è primaria rispetto alla libertà individuale. Altro che Tesi d'Aprile.
Tutto questo è descritto con dovizia di particolari dal protagonista, che rimane incantato da Terradilei e la paragona continuamente alla gretta società maschilista americana (ma anche mondiale), facendone risaltare difetti e contraddizioni.
Ah, le donne, in Terradilei, si riproducono per partenogenesi, da quando una guerra ha ucciso tutti gli uomini che formavano il nucleo primitivo del paese. Da allora, ogni donna può avere solo e soltanto una figlia (per non rischiare la sovrappopolazione), che viene poi educata da altre donne, specializzate, in una specie di comune. Ogni ragazza si specializza poi nel campo che più le piace, e, a sua volta, avrà una figlia... Così finchè non arriva Jeff che, contraddicendo ogni apparenza, è l'unico che riesce a mettere incinta la sua ragazza e "dona" a Terradilei la possibilità della bisessualità.
O meglio, non è detto.
Perchè io non penso che il suo cromosoma Y fosse proprio forte forte.
E secondo me tutti i figli che gli nascono sono femmine.

Merita, questo libro, merita. E' scorrevole, e alquanto divertente, nonché piuttosto attuale. Be', attuale...
Ovviamente, se non si considerano le sparate sul progresso sale della vita a costo della morte di migliai di persone, che è un po' la filosofia di vita delle donne di Terradilei.
Però ci sono molti altri lati postivi, credetemi.
E Terry, il pirla, che, convinto "che le donne tutto quello che vogliono è la dominazione maschile", viene cacciato da Terradilei è una dolce vendetta vetero-femminista.

2 commenti:

lastreganocciola ha detto...

mi toccherà rileggerlo, che non mi ricordo più niente e mi fai sempre venire curiosità...

gayatri ha detto...

Desidererei ricevere fotocopie o testo di "terra di lei".
Ovvviamente pago fotocopie, testo e spese di spedizione
Scrivere a p_va_gio@yahoo.it

ps:è urgente