sabato 4 novembre 2006

Il sorriso, il sorriso!


E torno con un sorriso minimo, che è un sacco che nessuno ne scrive più. Il mio sorriso minimo odierno è una quaglia. O una faraona. O una roba così, che io di gallinacei non ci capisco mica niente. Che era in mezzo alla strada. Ma mica la strada mia, che è poco trafficata e magari era un'oca scappata dai vicini monarchici. No no. In una strada che è sempre piena di gente, e di macchine, e di casino. E io quella strada lì la faccio tutti i giorni, avanti e indietro, salita e discesa. E improvvisamente, oggi, vedo questa cosa in mezzo alla strada, proprio dove passano le macchine. E mi fermo, ché avevo il sole in faccia e non capivo mica tanto bene cosa fosse, quella roba lì in mezzo alla strada. E sul momento mi sembra una papera. E poi guardo meglio. E vedo che è più grande e più intelligente di una papera. E mica riesco a capire cos'è. Però c'è quest'essere che sta proprio in mezzo alla corsia. E guarda le macchine con disprezzo. E quando arriva un autobus si sposta, e poi torna in mezzo alla strada. E io ci sono stata 10 minuti, a vederla. A vedere come schivava le macchine, e come le guardava, per niente impaurita. E poi ho guardato che tutta la gente non si fermava, tanto che ho pensato di avere un'allucinazione. Ma il gallinaceo c'era, ne sono sicura. Ed era proprio bellissimo.

1 commento:

lastreganocciola ha detto...

se ci fosse una gara di improbabilità dei sorrisi minimi, non ho dubbi su chi sarebbe il vincitore :-) occhio alla nave di zaphod...