lunedì 12 marzo 2007

Omino

E improvvisamente torno, e altrettanto improvvisamente con una questione solo e soltanto personale.
Dunque.
Come voi tutti ormai saprete, visto che tutti conoscete la Nessie (;-)), io ho detto addio all'Omino (sapete quello strano essere che ogni tanto si aggirava in mia compagnia e che tutti tranne forse il G. dovreste aver visto almeno una volta? Ecco, lui.).
Ed è stata una roba molto triste, dirgli addio, perchè a me non andava che finisse proprio così.
E tutti mi direte, ma se addio gliel'hai detto tu. E io vi dirò avete anche ragione, però è perchè stavo male da due settimane e mi sembrava uan buona soluzione.
Ed è andata che io gli ho scritto questa lettera, e gliel'ho mandata e gli sarebbe arrivata lunedì, però non gli ho scritto nessun messaggio per due giorni e lui se l'è data, che stava succedendo qualcosa, e mi ha chiamato e mi ha detto cosa c'è e gli ho detto che gli arrivava la lettera e lui mi ha detto dimmi cosa c'è scritto e io gli ho detto no no e lui mi ha detto dai ti prego e io alla fine gliel'ho mandata anche via mail, la lettera.
Allora poi mi ha richiamato, e abbiamo pianto tutt'e due un sacco (cioè, io un sacco, lui un po', quanto gli permetteva il suo machismo, ecco), anche se per due motivi diversi.
E poi mi sono messa a pensare, dopo che gli ho detto che non ci saremmo rivisti mai mai più.
E ho pensato che io, trascinata dalla disillusione pessimistica femminista, non ho neanche provato a cambiarlo, l'Omino.
Che funzionava che io gli dicevo cosa non andava per me, lui mi diceva cosa non andava per lui e tutto rimaneva come prima, perchè nessuno dei due spingeva l'altro a fare qualcosa. E da parte sua è normale, che è maschio.
Ma da parte mia ho realizzato che forse no.
Che io vedendo utte voi blogghiste che dite che a cambiare gli uomini non si riesce e tutte queste cose qui, io non ci ho neanche provato.
E mica me ne ero resa conto, eh.
E allora ho pensato che magari gliela potrei anche dare, un'altra possibilità, e provarci, a cambiarlo. Che se non funziona sono sempre in tempo a scriverne un'altra, di lettera d'addio, ché mi riescono anche bene.
Allora io aspetto una settimana, che così non sembra che non posso vivere senza di lui che infatti così non è, e poi gli mando questa strillettera teribbile, che l'ho iniziata ieri, sono già a cinque pagine e ho ancora mille robe da scrivergli. E vedo come va. Se magari gli serve. Se magari è un uomo che fa eccezione.
Ma sicuramente serve a me. Che se no mi rimane questo cruccio che non ci ho neanche mai provato.

A voi vi sembra tanto una brutta idea?


(Mentra stavo per postare mi è venuto in mente che l'Omino ce l'ha, il mio indirizzo di blog. E che allora lo potrebbe leggere, questo post qui. E che se lo legge tutto ciò non funziona. Però mi è anche venuto in mente che in sette mesi che ci conosciamo lui il mio blog non è mai mica andato a leggerlo, quindi non vedo perchè dovrebbe farlo ora. E che se ci va adesso vuol dire che gli manco troppissimo, e quindi il suo machismo non gli permetterà mai di ammettere di aver visto questo post. E quindi io posto lo stesso).

6 commenti:

lastreganocciola ha detto...

KGgB, sei grandiosa. anche se il tuo giallo su nero mi ha mandato in fico gli occhi. ma, a prescindere: le persone cambiano,e quando le donne della comune-ty (come tutte le altre) si lamentano di no è un po' la questione della velocità dei niomi. Le donne sono niomi, nel cambiare, e gli uomini... be', uomini. Il punto non è se ci riesce o no, a "farli cambiare": il punto è che per provarci si impiegano un sacco di energie, molte di più di quello che siamo disposte ad ammettere. E allora deve valerne proprio la pena, perchè tutto ciò che metti lì' non lo metti altrove, su cose che servirebbero a te invece che a lui. Un po' diverso è verificare se può esserci una risposta alle proprie esigenze più vere: quello, forse, hai aspettato fin troppo a farlo, e mi sembra giusto - per te - che tu ti tolga almeno lo scrupolo.

Gg ha detto...

Non è che la streganocciola è daltonica, è che ho cambiato colore per altri eventuali miopi-presbiti-astigamtici-ciecati di vario genere

Anonimo ha detto...

niente, allora io penso sempre la stessa cosa, a costo di sembrare monotona. ed è che se non ci si lancia a 16 anni quando si ci lancia? Provaci a cambiarlo, e non farti influenzare da noi che facciamo la gara come i monty python a chi ha avuto più sfiga con gli uomini. Però che lui sia un uomo, per dio, e non un quaquaraquà!

Anonimo ha detto...

ehi, conosco uno che c'hanno messo trent'anni quasi, a cambiarlo, ma adesso è una delizia di maschio. Facendo i conti, quando ne hai 46 dovrebbe essere pronto. Guarda te se ne vale la pena, ma decidi pure con calma, neh.

la fede ha detto...

Ecco, io non lo so se vale la pena.
Perchè penso che gli uomini sì che riesce a cambiarli anche se in tanti ti dicono di lasciare perdere, che ti fa stare male, varie ed eventuali. Ma davvero come dice la streganocciola ci va troppo impegno, troppo di te per fare questa cosa che magari sul momento non te ne accorgi mica, ma ad un certo punto ti guardi attorni e ti accorgi che qualcosa si è rotto, nel frattempo. Ed il rischio diventa di avere magari un uomo che ti viene un poco più incontro, un po' più come lo vorresti, ma che i tuoi sentimenti si siano logorati dalla fatica e dale sofferenze che hai dovuto patire nel fattempo.
Ti stringo forte :)

Lupo Solitario ha detto...

Qualunque cosa tu scelga di fare, sii sincera, tanto con te stessa quanto con lui.
Lupastro